Le tre figlie
Il nocciolo della storia
La riconoscenza è il segreto di una buona atmosfera familiare mentre l’ingratitudine è un corrosivo spietato della famiglia. La nostra è un’epoca distratta e quasi nessuno diventa riconoscente per istinto. Ai figli la rara virtù della riconoscenza deve essere insegnata.
C’era una volta una brava donna che lavorava duramente durante il giorno e lavorava fino a tarda notte per nutrire e vestire le sue tre bambine…
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C’era una volta una brava donna che lavorava duramente durante il giorno e lavorava fino a tarda notte per nutrire e vestire le sue tre bambine.
Le tre bambine sono cresciute fino a diventare tre giovani ragazze brillanti come rondini e belle come la luce del giorno.
Una dopo l’altra, si erano sposate ed erano andate ad abitare lontano con i loro mariti.
Gli anni passarono. E la donna coraggiosa, che era diventata molto vecchia, si ammalò gravemente. Voleva rivedere le sue figlie e mandò lo scoiattolino rosso a cercarle.
«Diglielo, dolce scoiattolino, digli che vengano in fretta!»
Il piccolo scoiattolo corse e corse dalla figlia maggiore. Stava lavando due bacinelle.
Sospirò, ascoltando la cattiva notizia: «Andrei subito, ma prima devo strofinare questi due catini».
«Davvero? Devi prima strofinare questi due catini?» rispose lo scoiattolo arrabbiato. «Beh, bella mia, non ti separerai mai più da loro».
E i due bacini, improvvisamente usciti dal tavolo, saltarono, uno sulla schiena, l’altro davanti alla giovane donna, chiudendola come in un guscio.
La ragazza cadde sul pavimento e strisciò lentamente fuori di casa a quattro zampe: si era trasformata in una grande tartaruga.
Il piccolo scoiattolo rosso corse, corse di nuovo, e arrivò a casa della ragazza più giovane. Stava tessendo una tela. «Ahimè!» Sospirò dopo aver saputo la triste notizia. «Partirei subito, ma prima devo tessere questa pezza di tela per venderla alla fiera».
«Oh davvero? Devi prima tessere un pezzo di stoffa per venderlo alla fiera?» rispose lo scoiattolo arrabbiato. «Bene, bella mia, tesserai per tutta la vita, farai tele per sempre».
E in un istante, la ragazza più giovane si trasformò in un grande ragno che tesseva la sua ragnatela.
Il piccolo scoiattolo corse e corse di nuovo e arrivò a casa della terza figlia.
Stava impastando la pasta.
Ascoltò la brutta notizia e senza rispondere e senza nemmeno preoccuparsi di pulirsi le mani, corse a casa di sua madre.
«Sei una brava figlia» disse lo scoiattolo, felice. D’ora in poi, porterai al mondo la dolcezza e la felicità. Gli uomini si prenderanno cura di te e ti ameranno. Sarà lo stesso per i tuoi figli, nipoti e pronipoti.
E così è stato davvero. La terza figlia ha vissuto a lungo, amata e coccolata da tutti.
Poi, quando arrivò il suo momento di morire, si trasformò in una bellissima ape dorata.
Da allora, durante le lunghe giornate estive, la piccola ape dorata raccoglie il miele dai fiori dalla mattina alla sera e le sue zampe anteriori impastano continuamente la pasta dolce. Durante l’inverno dorme tranquillamente in un caldo alveare e quando si sveglia si nutre di zucchero e miele.
Il gioco
il nome più lungo del mondo
Per i più grandi
I giocatori si dispongono in cerchio. Il primo dice il proprio nome, il secondo (procedendo lungo il cerchio in senso orario) ripete il nome del compagno e ci aggiunge il proprio, il terzo ripete i due nomi precedenti aggiungendo il suo, e così via. Chi sbaglia si siede a terra e il gioco prosegue come se lui non avesse parlato (il suo nome non viene inserito nell’elenco di quelli da dire). Terminato il primo giro del cerchio si continua, lasciando al loro posto nell’elenco precedente anche i nomi dei giocatori che vengono eliminati durante il secondo giro. Il gioco finisce al termine del terzo giro, a meno che tutti i giocatori non abbiano dovuto sedersi a terra prima (cosa che succede solo se i giocatori sono pochi…). Vincono i giocatori rimasti in piedi più a lungo. Se si vuole rendere il gioco un po’ più difficile, basta sostituire i nomi dei giocatori con dei soprannomi.
Per i più piccoli
Il disegno rappresenta Maria Ausiliatrice che viene in aiuto al mondo sofferente presentato da Gesù e da una bambina.
Coloratelo e ingranditelo per farne un manifesto o un poster.
La preghiera del giorno
Vorrei augurare a tutti una buona vacanza
di gioia, di salute e soprattutto, di pace!
Sei Tu, Signore il segreto della pace:
fa che sappiamo ascoltare fino in fondo il nostro cuore
tienici nelle tue mani buone
e saremo buoni anche noi.
Buona vacanza anche a Te, Signore!