I tre alberi

Il nocciolo della storia

C’erano una volta tre piccoli alberi, ognuno dei quali coltivava un grande sogno…
Ciascuno aveva nel cuore un grande desiderio, un talento che Dio gli aveva dato.
Che cosa avrebbero fatto di quel tesoro prezioso?
È proprio quello che succede a voi!

C’erano una volta…
su un’alta montagna, tre magnifici e graziosi alberelli, ognuno dei quali coltivava un grande sogno.
Il primo albero guardava spesso le stelle. «Come brillano!», pensava. «Sembrano diamanti! Quando sarò grande, vorrei ospitare pietre luminose come stelle.

C’erano una volta…
su un’alta montagna, tre magnifici e graziosi alberelli, ognuno dei quali coltivava un grande sogno.
Il primo albero guardava spesso le stelle. «Come brillano!», pensava. «Sembrano diamanti! Quando sarò grande, vorrei ospitare pietre luminose come stelle.
Sarò lo scrigno di pietre preziose più bello del mondo».
Il secondo albero guardava spesso il fiume che scorreva sotto la montagna.
Anche il fiume brillava al chiarore della luna. Ma l’albero sognava soprattutto l’oceano.
Diceva: «Un giorno, vorrei navigare sui mari e trasportare re potenti.
Sarò la nave più importante del mondo.
Il terzo alberello guardava a volte la vallata e a volte il cielo.
Diceva: «Io non voglio lasciare questa montagna: voglio diventare così alto
che la gente, quando alzerà gli occhi per guardarmi, penserà a Dio.
Sì, sarò l’albero più grande del mondo».
Passarono gli anni, le primavere si succedettero e gli alberelli diventarono grandi.
E un giorno, tre taglialegna percorsero la montagna.
Il primo taglialegna guardò il primo albero e disse: «È molto bello. È proprio quello che mi serve». E in un lampo lo abbatté. «Finalmente ospiterò un tesoro», esclamò l’albero.
Il secondo taglialegna guardò il secondo albero e disse: «È molto robusto. È proprio quello che mi occorre». E in un lampo lo abbatté. «Beh, non è troppo presto!», esclamò il secondo albero. Presto navigherò e trasporterò re potentissimi».
Il terzo taglialegna guardò il terzo albero e disse: «È molto slanciato. È proprio quello di cui ho bisogno». E in un lampo lo abbatté. «Povero me!», pensò il terzo albero, e si rattristò a morte.
Il primo albero fu davvero felice quando il taglialegna lo portò dal falegname.
Pensava che sarebbe diventato uno scrigno di pietre preziose!
Ma il falegname lo trasformò in una mangiatoia per gli animali.
Il secondo albero era tutto sorridente, quando il taglialegna lo portò al cantiere navale.
Pensava già agli oceani! Ma con esso fu costruita una piccola barca da pescatori,
che andava bene solo per trasportare il pesce del lago.
Il terzo albero era ancora più cupo, quando il taglialegna lo lasciò a casa sua
per farne travi e le ammucchiò nel cortile.
«Che cosa ho mai fatto al Buon Dio?», sospirò, «Io chiedevo solo una cosa: rimanere sulla montagna e avvicinarmi a lui!»
Trascorsero molti giorni e molte notti, e i sogni dei piccoli alberi sfumarono con il passare delle stagioni. Tuttavia, una notte il primo albero fu svegliato quando una donna collocò il suo bambino appena nato nella mangiatoia.
«Avrei voluto costruirgli una culla», diceva l’uomo. La mamma del piccolo però rispose: «Non preoccuparti: questa mangiatoia è magnifica!»
E, mentre una stella illuminava la mangiatoia con tutta la sua luce, il primo albero comprese
che custodiva il più grande tesoro del mondo.
Un’altra notte, tanti anni dopo, un singolare passeggero era salito su una vecchia barca
di pescatori e si era addormentato, mentre infuriava una violenta tempesta.
Il piccolo albero, che pure aveva visto altre burrasche, credette che fosse giunta la sua ultima ora, quando il passeggero si svegliò, si alzò e stese le braccia verso il mare.
La tempesta si placò subito, e allora il secondo albero comprese che trasportava
il re più importante e potente del mondo.
Qualche tempo dopo, un venerdì, il terzo albero, sempre inconsolabile, fu molto sorpreso, quando qualcuno andò a ritirare la pila di travi di cui faceva parte.
Che sensazione sgradevole provò, attraversando la città tra gli schiamazzi e, peggio ancora, quando sentì che inchiodavano su di lui le mani e i piedi di un uomo!
Per due giorni, l’albero non riuscì a dormire. Ma come fu sorpreso, quando, all’alba della domenica, un ramo fioriva dove le due travi si incrociavano! Il terzo albero comprese che era grande e che nessuno al mondo era stato vicino a Dio quanto lui!

Il gioco

il gioco del grazie

Per i più grandi

Giallo quiz (per i piccoli e i gnugnu)
Omicidio tra le stelle alpine

(Stazione turistica montana. Arrivano GYM GORGONZOLA e BOB CIANFRUSAGLIA in perfetto equipaggiamento alpinistico: zaino, corda e cordini da tutte le
parti, piccozze, ecc.)
BOB: (è estremamente stremato. Praticamente si trascina) Melo mane che c’è la pizzocca… meno male che c’è la copizza… uff! La piccozza!
GYM: Coraggio, Bob! Siamo arrivati!
BOB: (raccoglie le forze ed esaltato, con aria fiera) Abbiamo conquistato il K 2!!! (pianta la bandiera) W l’Italia!
GYM: La fatica ti ha allentato la psiche! Siamo arrivati in paese: IN ALBERGO!
MAITRE: (festoso) Oooohhh, carissimi: commissario Gorgonzola e signor Cianfrusaglia come avete trovato le nostre montagne?
BOB: Alte!…
MAITRE: (ispirato) Appena arrivati sulle immacolate scintillanti vette vi siete…
BOB: …seduti!
(Passa il prof. KURT PANTOFFEL è miope come una talpa e centra in pieno i tre)
GYM: Giurabacco!
KURT: Scusate io crante scienziato tetesco Kurt Pan-toffel… Molto tispiaciuto afere centrato fostra panca…
GYM: Quale panca?
KURT: [indica la pancia) Kvesta!
BOB: Questa essere pancien, orben!
KURT: lo purtroppo molto mio…
16
BOB: …tuo?
GYM: …suo?
MAITRE: …Nostro?
KURT: io folere dire: molto mio…
BOB: Ho capito: è un formaggino!
GYM: Allora siamo parenti!…
KURT: Miope! Buonasera, signori! (esce)
BOB: Heil Hitler!
STRILLONE 1: (passa con il giornale) L’oca della sera! Ultima edizione! Precipitato il grande scienziato Leonardo Provetta!!! La testimonianza dell’altro grande scienziato tedesco Kurt Pantoffel!!
BOB: Si è rotta la Provetta…
GYM: È una grossa perdita per la scienza…
STRILLONE 2: II mattino della sera! Il grande Kurt Pan-toffe! vede precipitare Leonardo Provetta dall’alto del monte Piricicchio… (monte locale)
MAITRE: (legge sul giornale che ha comperato) Mentre stava facendosi la barba in albergo, Kurt Pantoffel ha visto, dalla finestra, precipitare il povero Provetta…
GYM: Questa storia non quadra, Bob! Quel Pantoffel è un grande bugiardo,.. Prepara le manette che tra poco ne avremo bisogno! (si soffia il naso) Scusate la goccia…
TUTTI: Se c’è la goccia è Gym!
PERCHÉ GYM VUOLE ARRESTARE KURT PANTOFFEL?

La preghiera del giorno

Hai disteso chilometri di cielo
dando casa alle stelle e agli uccelli,
sulla terra hai posto gli uomini come fratelli.
Tutto regna nell’ordine;
ad ogni vivente hai dato un posto.
Ti lodo per ciò che vedo
e anche per ciò che non conosco.
Tremo davanti a tanta meraviglia;
solo l’infinito splendore ti assomiglia.
Ti lodo per quello che è,
per tutto quello che sarà.
Io spero in te, Dio,
in te ho riposto il mio domani.