La cicogna

Il nocciolo della storia

La migliore assicurazione per una vita felice è farsi tanti amici.

In un piccolo villaggio della Norvegia c’è l’immagine di una cicogna scolpita sopra la porta della chiesa e di diverse case. E questa è la storia che la gente racconta.
Molto tempo fa in questo villaggio…

In un piccolo villaggio della Norvegia c’è l’immagine di una cicogna scolpita sopra la porta della chiesa e di diverse case. E questa è la storia che la gente racconta.
Molto tempo fa in questo villaggio viveva un ragazzo di nome Conrad. Sua madre era vedova, e lui era l’unico figlio che aveva.
Ogni estate, una cicogna veniva a costruire il suo nido sul tetto della loro casa. Il piccolo Conrad e sua madre erano molto buoni con la cicogna. La nutrivano e la accarezzavano, tanto che divenne una di famiglia e veniva a mangiare dalle loro mani.
Quando Conrad ebbe quindici anni si imbarcò su una nave per fare il marinaio come molti altri ragazzi del suo paese. E cominciò a fare lunghi viaggi per mare.
Ma a quel tempo c’erano ancora i pirati, che assalirono la nave di Conrad e vendettero l’equipaggio ai turchi.
I mesi passarono. Conrad aveva le catene ai piedi e lavorava sotto il luminoso sole africano, e sua madre lo aspettava sempre.
Alla fine perse la speranza e pianse molto, ma per amore del figlio continuò a interessarsi alla cicogna, che ogni estate tornava fedelmente al suo nido.
Un giorno, mentre il povero Conrad era al lavoro nei campi, una cicogna, che da tempo aleggiava nell’aria, cominciò a volare intorno a lui con piccole grida di piacere. Improvvisamente, Conrad pensò alla sua casetta norvegese e cominciò a fischiare, come era solito fare per chiamare la cicogna. La cicogna atterrò accanto a lui e allungò il suo lungo becco. Conrad avrebbe quasi pianto di gioia quando riconobbe la sua amica.
Ogni giorno nascondeva una porzione del suo misero pasto da condividere con lei, e quando arrivò il momento che le cicogne andassero di nuovo a nord, il povero ragazzo pensò di far sapere a sua madre dove si trovava.
Trovò il modo di scrivere qualche riga su un pezzo di carta, dicendo il nome del luogo dove lavorava, e quello del suo padrone, e poi lo legò strettamente intorno alla zampa dell’uccello.
In Norvegia tornò la primavera e la cicogna arrivò con lei.
La vedova guardò teneramente l’uccello, pensando a suo figlio, e la chiamò per dargli da mangiare.
E mentre la cicogna si avvicinava, la povera madre notò il pezzo di carta legato intorno alla zampa. Riconobbe la calligrafia di Conrad e corse dal parroco. Con grande dolore, lesse ciò che era scritto sul foglio e chiamò i suoi parrocchiani per dirglielo.
La domenica successiva, la gente portò tutto il denaro che aveva potuto raccogliere, dicendo che il figlio della vedova doveva essere riscattato. Il parroco prese il denaro, e partì per andare a dire al re qual era il problema, e gli chiese di mandare una nave a prendere Conrad e i suoi compagni.

Il gioco

il gioco del grazie

Per i più grandi

Vola piuma
Giocatori: quanti se ne vuole, divisi in 2 squadre.
Materiale: due piume e tanto, tanto fiato.
Svolgimento: si divide il campo di gioco a metà, suddividendolo tra le due squadre scelte. Due conduttori faranno cadere simultaneamente dall’alto una piuma in ciascun campo di gioco dove si trovano le squadre. Prima che tocchi terra, ogni giocatore dovrà soffiare a pieni polmoni sotto la piuma per non farla cadere. Vince la squadra che ha tenuto per più tempo in aria la piuma nel proprio campo.

Per i più piccoli

Trova le dieci differenze tra i due disegni e poi colorane uno.

La preghiera del giorno

II mondo è pieno di posti interessanti dove posso andare.
È bello viaggiare!
Qualunque paese raggiunga,
che io possa trovarti Dio, perché tu sei
ovunque.
Tu, Dio, sei in ogni terra,
in ogni angolo
del mondo.