Raccontami una Storia
Giorno 4
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Leggi tutta la storia "Il Sentiero"
Una bambina viveva felice con il suo papà e la sua mamma. Ma per una meschina vendetta, degli uomini perfidi la rapirono. Arrivarono un giorno avvolti nei loro grandi mantelli e, sulla strada che portava alla scuola, s’impadronirono della bambina. Galoppando di gran carriera sui cavalli neri si allontanarono ben presto dal villaggio e presero la strada della foresta. La buia e tenebrosa foresta che ingoiava per sempre gli incauti che vi si avventuravano senza guida. Quegli uomini dal cuore di pietra portarono la bambina nel cuore della foresta. Volevano che si perdesse per sempre nella foresta.
La bambina piangeva terrorizzata. E ripeteva, quasi gridava, la preghiera che la mamma le aveva insegnato: «Ave Maria, piena di grazia…». Attraversarono torrenti e burroni, finché giunsero dove la foresta era più intricata e impenetrabile. Là abbandonarono la bambina. La poverina si accucciò ai piedi di un grande albero, continuando a ripetere tra i singhiozzi: «Ave Maria… Ave Maria…».
Improvvisamente, fra le lacrime, proprio ai suoi piedi scorse una rosa. Una rosa dai petali teneri come una carezza. Poco più avanti, ben visibile, tra l’erba e le foglie, c’era un’altra rosa, poi un’altra, un’altra ancora… formavano un sentiero che si snodava tra gli alberi. La bambina cominciò a camminare da una rosa all’altra, prima esitante, poi quasi di corsa. Dopo un po’ arrivò al margine della foresta e si trovò nelle braccia della mamma e del papà. Anche loro avevano visto il sentiero di rose ed erano partiti alla sua ricerca.
Perché anche la mamma e il papà avevano continuato a dire l’Ave Maria. E tutte quelle Ave Maria, quelle dei genitori e quelle della figlia, erano diventate un sentiero di rose. Che li aveva riportati tutti insieme.
Tutti i capolavori e le cose più belle del mondo sono «dedicati» a qualcuno. Tutti i genitori vivono e lavorano ogni giorno per i loro figli. Sono molti i papà che sul posto di lavoro tengono la fotografia dei loro bambini. Questo è normale: si vive per qualcuno. Tutti dobbiamo chiederci: Per chi vivo, io? Per chi sono tutti i passi e gli sforzi che farò oggi? È veramente povero chi non sa rispondere a questa domanda. La nostra vita è «dedicata» a chi amiamo. Il Catechismo ci insegna che Dio ci ha creati per amore e perché noi lo contraccambiamo. Maria ci ricorda soprattutto questo: la vita deve essere il bellissimo incontro d’amore tra la terra e il cielo. Guardando a Maria sentiamo l’importanza della missione che ci è stata affidata.
Preghiamo insieme
Donaci, Maria,
la tua forza nelle prove,
la tua obbedienza alla volontà di Dio,
la tua costanza nella fatica,
la tua fiducia nel Signore e nella vita,
la tua speranza nell’eternità,
la tua certezza di essere
sempre amati dal Padre dei Cieli.