La statuetta nel campo: la storia di don Bruno Ferrero
II piccolo Giovanni Maria Vianney, che sarebbe diventato il Santo Curato d’Ars, aveva un fratello maggiore, di nome Francesco, che lo prendeva sempre in giro, come succede tra fratelli. Ma un giorno, il piccolo Giovanni ebbe la sua rivincita.
Una brava signora gli aveva regalato una statuina della Madonna, e Giovanni Maria la teneva sul suo comodino.
E, quando i due fratelli furono mandati a zappare un campo, Giovanni Maria si portò la sua statuina. Francesco, che era più grande e più robusto, era sempre riuscito a batterlo e a finire prima la sua parte di campo.
Quella volta, Giovanni Maria depose-la sua statuetta alcuni passi davanti a sé. Cominciò a zappare guardandola. Zappava e pregava. Quando arrivava alla statuina, correva a metterla alcuni metri più avanti e ripartiva. Sembrava quasi che non sentisse la stanchezza.
«Posso farcela!», si diceva e fissava la statuetta della Madonna che gli sorrideva teneramente. Bastava, per moltiplicargli le forze.
Tenne testa al fratello più grande fino al termine del lavoro.
Alla sera, Francesco confessò alla mamma, con una puntina di dispetto, che Giovanni Maria aveva lavorato tanto quanto lui.
Ma poi aggiunse: «Però la sfida non è stata giusta! Io ero solo, lui è stato aiutato dalla Vergine Maria».
Il pensiero di mamma e papà
Tutti i capolavori e le cose più belle del mondo sono «dedicati» a qualcuno. Tutti i genitori vivono e lavorano ogni giorno per i loro figli. Sono molti i papà che sul posto di lavoro tengono la fotografia dei loro bambini. Questo è normale: si vive per qualcuno. Tutti dobbiamo chiederci: Per chi vivo, io? Per chi sono tutti i passi e gli sforzi che farò oggi? È veramente povero chi non sa rispondere a questa domanda. La nostra vita è «dedicata» a chi amiamo. Il Catechismo ci insegna che Dio ci ha creati per amore e perché noi lo contraccambiamo. Maria ci ricorda soprattutto questo: la vita deve essere il bellissimo incontro d’amore tra la terra e il cielo. Guardando a Maria sentiamo l’importanza della missione che ci è stata affidata.
Paciocchiamo
Dai giochiamo!
Per essere più buoni
“Fare i compiti di scuola meglio del solito”
Preghiamo insieme
Donaci, Maria,
la tua forza nelle prove,
la tua obbedienza alla volontà di Dio,
la tua costanza nella fatica,
la tua fiducia nel Signore e nella vita,
la tua speranza nell’eternità,
la tua certezza di essere
sempre amati dal Padre dei Cieli.