EUSEBIA
PALOMINO
beata
Eusebia Palomino Yenes nasce a Cantalpino in provincia di Salamanca, nell’ovest della Spagna, il 15 dicembre 1899. La famiglia di Agostino Palomino, autentico uomo di fede, è molto povera. Non cedette alle tentazioni dell’adolescenza, mettendo sempre al primo posto il suo amico Gesù. Divenuta Figlia di Maria Ausiliatrice nel 1924, fu inviata a Valverde del Camino con l’incarico di cuoca e aiutante domestica. Si raccontano molti fatti speciali che avvennero nella sua vita. Come don Bosco, ricevette dal Signore il dono della profezia. La sua salma riposa a Valverde del Camino. Venerabile il 17 dicembre 1996; beatificata il 25 aprile 2004 da Giovanni Paolo II.
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Eusebia Palomino Yenes nasce a Cantalpino in provincia di Salamanca, nell’ovest della Spagna, il 15 dicembre 1899. La famiglia di Agostino Palomino, autentico uomo di fede, è molto povera. In alcuni periodi dell’anno Eusebia e il padre sono costretti a chiedere l’elemosina nei paesi vicini, ma lo fanno con una gioia e una fede davvero singolari. In quei lunghi viaggi Agostino racconta il catechismo alla figlia, avida di imparare i misteri del Signore. Nella famiglia di Eusebia si lavora, si prega e ci si vuole bene. Il giorno della prima comunione fu vissuto da Eusebia con grande intensità. Subito dopo si recò a servizio presso una famiglia benestante. Non cedette alle tentazioni dell’adolescenza, mettendo sempre al primo posto il suo amico Gesù. Fu mandata a Salamanca, prima come bambinaia, poi come assistente in un ospizio. Desiderava tanto diventare religiosa. Un giorno, zappando, trovò una medaglia di Maria Ausiliatrice. Poco dopo un’amica misteriosa la condusse all’oratorio delle suore. Queste la invitarono a rimanere con loro come collaboratrice. Stranamente la cucina diventava meta delle educande, che andavano a trovare quella cuoca ignorante che aveva sempre una buona parola per loro. Giunge a Salamanca la Madre Vicaria, che la accetta tra le postulanti. Eusebia fece il noviziato a Barcellona, edificando le compagne con la sua umiltà e con il suo sorriso. Divenuta Figlia di Maria Ausiliatrice nel 1924, fu inviata a Valverde del Camino con l’incarico di cuoca e aiutante domestica. Iniziò a vivere il suo servizio ordinario straordinariamente bene, come voleva don Bosco, tanto che il Signore volle ricolmarla di doni. Anche qui le ragazze cominciarono ad avvicinarla, attratte dal suo fascino spirituale. Iniziò a lavorare nell’oratorio. Seminaristi, adulti e sacerdoti le chiedono consiglio, stimolati dal suo spirito di preghiera e di fede convinta e convincente. Propagò la devozione alle Sante Piaghe del Signore e la cosiddetta “schiavitù mariana” di san Luigi M. Grignion de Montfort. Si raccontano molti fatti speciali che avvennero nella sua vita. Come don Bosco, ricevette dal Signore il dono della profezia. Predisse la guerra civile spagnola e si offrì come vittima per la Spagna. Cominciò a star male. La sua direttrice, suor Carmen Moreno, poi martire e beata, la accudiva, mentre raccoglieva i suoi pensieri. Suor Eusebia le profetizzò il martirio. Prima di morire ebbe momenti di estasi e visioni. Raggiunse il Signore il 10 febbraio 1935. La sua salma riposa a Valverde del Camino. Venerabile il 17 dicembre 1996; beatificata il 25 aprile 2004 da Giovanni Paolo II
Era solita dire
L’anima senza preghiera è come un giardino senza acqua, come una fucina senza fuoco, come una nave senza timone.
Alcuni credono che si possa fare orazione solo nell’isolamento; invece si può incontrare il Signore perfino per le strade e nelle piazze.
Materiali Utili
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