MARIA
TRONCATTI
beata
Maria Troncatti nacque a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, il 16 febbraio 1883 in una numerosa famiglia di allevatori di montagna. Inizialmente il padre non è d’accordo ma appena la figlia compie la maggiore età, 21 anni, dà il suo consenso. Maria chiede l’ammissione all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed emette la prima professione nel 1908 a Nizza Monferrato. Suor Maria chiese alla Madre Generale di andare tra i lebbrosi. Sette anni dopo Madre Caterina Daghero la manda invece in Ecuador. Il 25 agosto 1969 Suor Maria è in aereo per recarsi a Sucúa agli esercizi spirituali, l’aereo cadde poco dopo il decollo. La radio della Federazione Shuar diede il triste annuncio: “La nostra Madre, suor Maria Troncatti è morta”. La sua salma riposa a Macas.
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Maria Troncatti nacque a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, il 16 febbraio 1883 in una numerosa famiglia di allevatori di montagna. Cresce lieta e operosa fra i campi e la cura dei fratellini, in un clima caldo dell’affetto di esemplari genitori. A Corteno arriva il Bollettino salesiano e Maria, ricca di valori cristiani, pensa alla vocazione religiosa. Inizialmente il padre non è d’accordo ma appena la figlia compie la maggiore età, 21 anni, dà il suo consenso. Maria chiede l’ammissione all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed emette la prima professione nel 1908 a Nizza Monferrato. Durante la Prima Guerra mondiale segue a Varazze corsi di assistenza sanitaria e lavora come infermiera crocerossina nell’ospedale militare. In seguito a un violento tornado Maria promise alla Madonna che se le avesse salvato la vita sarebbe partita per le missioni. La Madonna l’esaudì e Suor Maria chiese alla Madre Generale di andare tra i lebbrosi. Sette anni dopo Madre Caterina Daghero la manda invece in Ecuador. Nel 1925 sbarcò nella baia di Guayaquil e raggiunse Chunchi dove fu infermiera e farmacista per poco tempo. Accompagnate dal vescovo missionario Mons. Comin e da una piccola spedizione, Suor Maria e altre due consorelle si addentrano nella foresta amazzonica. Loro campo di missione è la terra degli indios Shuar nella parte sud-orientale dell’Ecuador. Appena giunti a Mendez Suor Maria si guadagnò la stima di una tribù Shuar operando con un temperino la figlia di un capo ferita da una pallottola. Si stabilirono definitivamente a Macas, un villaggio di coloni circondato dalle abitazioni collettive degli Shuar, in una casetta su una collina. Come don Bosco fu padre e maestro Suor Maria diventò madre, e per 44 anni sarà chiamata da tutti Madrecita. Inizia un difficile lavoro di evangelizzazione in mezzo a rischi di ogni genere. È Infermiera, chirurgo, ortopedico, dentista e anestesista, ma soprattutto catechista ricca di meravigliose risorse di fede, di pazienza e di amorevolezza salesiana. La sua opera per la promozione della donna shuar fiorisce in centinaia di nuove famiglie cristiane, formate per la prima volta su libera scelta personale dei giovani sposi. Svolse la sua attività soprattutto nel campo della formazione e della sanità, all’ospedale Pio XII di Sucúa e in numerosi dispensari. È madre delle missioni del vicariato apostolico di Méndez: Mácas, Méndez, Sevilla don Bosco e Sucúa, con instancabili spostamenti nella selva. Il 25 agosto 1969 Suor Maria è in aereo per recarsi a Sucúa agli esercizi spirituali, l’aereo cadde poco dopo il decollo. La radio della Federazione Shuar diede il triste annuncio: “La nostra Madre, suor Maria Troncatti è morta”. La sua salma riposa a Macas.
Era solita dire
Signore, ho lasciato tutto ciò che più amavo per servirti, per santificarmi.
Mi resti solo Tu e Tu mi basti. Gesù, aiutami a essere buona e a perseverare in questa maniera di vita in cui mi hai chiamata: che io sia fedele nel tuo servizio.
Materiali Utili
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