MartiriSpagnoli
del ’36
beati
Enrico Sàiz Aparicio, Giuseppe Calasanz Marqés, sacerdoti e compagni martiri
Il 17 luglio 1936 scoppiò in Spagna la guerra civile (1936-1939) tra nazionalisti filo-fascisti e repubblicani comunisti. Fin dai primi giorni di guerra si verificò una vera e propria persecuzione religiosa nei confronti della Chiesa: furono incendiate chiese, assaliti monasteri e conventi, profanate salme e reliquie, vietate le cerimonie religiose pubbliche. Morirono per la loro fede migliaia tra vescovi, sacerdoti, religiosi e laici. Dentro questa immane tragedia, che devastò la nazione e la Chiesa spagnola, si svolse anche la piccola ma dolorosissima tragedia dei figli e delle figlie di don Bosco. In una nazione e in una Chiesa martire, 95 sono i membri della Famiglia Salesiana riconosciuti martiri e beatificati.
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Il 17 luglio 1936 scoppiò in Spagna la guerra civile (1936-1939) tra nazionalisti filo-fascisti e repubblicani comunisti. Fin dai primi giorni di guerra si verificò una vera e propria persecuzione religiosa nei confronti della Chiesa: furono incendiate chiese, assaliti monasteri e conventi, profanate salme e reliquie, vietate le cerimonie religiose pubbliche. Morirono per la loro fede migliaia tra vescovi, sacerdoti, religiosi e laici.
Nel 1964, dopo aver consultato l’episcopato spagnolo, Papa Paolo VI decise di sospendere i processi di beatificazione di tutti i martiri della guerra civile spagnola, soprattutto per evitare strumentalizzazioni politiche. Papa Giovanni Paolo II invece, ritenendo ormai maturi i tempi, a partire dal 1983 dispose che i processi iniziati nelle varie diocesi fossero portati a termine in breve tempo. In occasione della celebrazione del Giubileo dell’Anno 2000, Giovanni Paolo II sollecitò la preparazione di un catalogo dei martiri cristiani del secolo XX. Anche la Spagna collaborò con la rielaborazione dei cataloghi che le differenti diocesi consegnarono per la celebrazione ecumenica che avrebbe avuto luogo al Colosseo nel marzo del 2000. Già allora, però, monsignor Vicente Cárcel Ortí, sacerdote e storiografo di fama, cominciò a parlare di una cifra superiore ai 10.000 martiri spagnoli assassinati in tale periodo. I dati vanno così suddivisi: dodici vescovi, un amministratore apostolico, circa settemila fra sacerdoti, religiosi e religiose e circa tremila laici, la maggioranza dei quali appartenenti all’Azione Cattolica. Le esecuzioni furono effettuate in città e villaggi lontani dal fronte dove si combatteva, spesso senza processo o con processi farsa.
Dentro questa immane tragedia, che devastò la nazione e la Chiesa spagnola, si svolse anche la piccola ma dolorosissima tragedia dei figli e delle figlie di don Bosco. In una nazione e in una Chiesa martire, 95 sono i membri della Famiglia Salesiana riconosciuti martiri e beatificati.
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